28/29 novembre 2015 – Seminario: I Katà

kata1In questo seminario approfondiremo lo studio dei katà in posizione seduta, in decubito laterale e in tutte le posizioni d’urgenza per offrire al terapista shiatsu tutte le possibilità d’intervento. sarà approfondita la tecnica dell’uso del gomito, delle nocche, delle ginocchia, per completare il curriculum formativo di base. La parte teorica verterà sull’approfondimento della diagnosi shiatsu attraverso la Teoria delle 5 trasformazioni dell’energia Yin/Yang, secondo il Principio Unico Yin/Yang elaborato dal maestro vito ancona, che si rifà ai principi della tradizione taoista.

La via dell’Essere – Cultura della Vita

Conferenze itineranti per diffondere la Cultura della Vita attraverso la Cultura dell’Alimentazione.

Venerdì 20 novembre – ore 19 – Bitonto – Torrione Angioino

Conferenza: Il nutrimento cellulare

Alle 17.30 è prevista su prenotazione la visita guidata alla Cattedrale

Alle 21.15 presso il Ristorante Il Plancheto, su prenotazione e al costo di 15,00 euro, ci sarà una cena-degustazione

Downloader (6)

26/27 Settembre 2015 – Seminario: Diagnosi shiatsu e trattamento attraverso il piede

La diagnosi attraverso l’osservazione e la palpazione del piede è un’arte che appartiene alla storia dell’evoluzione dell’essere umano.

Nelle tombe egizie, nella letteratura cinese, nella tradizione indo-pakistana, in quella dei pellerossa, si trovano riferimenti a questa arte, come anche in uno scritto del XVI secolo di Benvenuto Cellini. Nella tradizione cristiana, come in altre culture, “lavare” e “toccare” i piedi è simbolo di purificazione e di umiltà.

All’inizio del XX secolo, ha cominciato a diffondersi negli Usa ed in Europa la riflessologia plantare grazie ai ricercatori quali il dr Fitzgeral, la fisioterapista Inghàm ed altri studiosi, tra cui il massoterapista italiano Zamboni.

In realtà, il piede, come l’occhio, l’orecchio, la mano, il naso, il viso, la lingua, è un piccolo segmento che racchiude e riflette tutto ciò che “anima” il corpo/mente. E’ lo specchio dell’anima, poichè riflette, come in uno specchio, attraverso una miriade di segni, i conflitti profondi e le repressioni caratteriali che annodano lo spirito dell’essere umano.Ci segnala la condizione energetica di un individuo attraverso le aree riflesse degli organi/visceri e delle ghiandole endocrine e la relazione tra alimenti, respiro, movimento, sentimenti ed emozioni.

Il piede è la sede dell’energia ancestrale e rappresenta la stabilità dell’individuo. E’ la sede della rabbia, o collera, che produce l’energia della forza in ogni essere umano indicandone la direzione, in virtù del collegamento con il fegato che ci fa vedere, con gli occhi fisici e non, il cammino della nostra vita. E’ lo spirito che parla alla mente attraverso il “linguaggio del corpo”.

Attraverso il piede, ripuliamo il cervello e la mente da tutto ciò che si è sedimentato all’interno e che si riflette sul corpo. Grazie a livelli di studio rivenienti dalla Psicosomatica, dalla Riflessologia, dalla Medicina Energetica Cinese, dalla Teoria degli Umori di Ippocrate, dalla ricerca del Prof .G .Callegaris e dallo Shiatsu – stile pantarei – che racchiude i livelli di studio citati, il piede ci consente di leggere, interpretare e armonizzare il corpo, la mente, lo spirito.

vito ancona

PROGRAMMA

Teoria

• Concetto di Energia: Materiale/immateriale, visibile/invisibile

• Studio del principio unico yin/yang e della teoria dei 5 elementi e 6 energie

• Diagnosi energetica e psicosomatica del piede

• Le basi della riflessologia

• Relazione tra gli organi interni, le ghiandole endocrine e i sentimenti/emozioni

• Lettura e interpretazione dei segni: lunghezza e allineamento delle dita, spessore dei polpastrelli, calli, duroni, verruche, nei…

• Localizzazione delle aree e relazione con i sistemi energetici

• Studio dei principi per una corretta alimentazione

Pratica

• Palpazione, ascolto, atteggiamento

• Visualizzazione e localizzazione delle aree energetiche

• Tecniche di trattamento: sedazione, stimolazione, armonizzazione

• Trattamento degli organi, dei visceri e delle ghiandole endocrine

• Trattamento di punti vitali dei meridiani sul piede

• Trattamento dei punti energetici per il riequilibrio del corpo, della mente, dello spirito

• Manipolazione delle articolazioni

• Pratiche di respiro, di visualizzazione, di meditazione

• Armonizzazione attraverso la vibrazione del suono delle campane tibetane

• Punti di pronto soccorso

Indicazioni terapeutiche

• Problemi della colonna vertebrale: cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, lombosciatalgie, ernie del disco, scoliosi, cifosi, lordosi

• Periartriti scapolo/omerali, coxalgie, gonalgie

• Mal di testa

• Problemi mestruali: amenorree, dismenorree, menorragie, metrorragie

• Affezioni della gola, delle orecchie, degli occhi, dei denti

• Allergie, intolleranze, celiachia

• Raffreddori, febbre

• Depressione, ansia, attacchi di panico

• Insonnia

• Problemi di tiroide: ipertiroidismo, ipotiroidismo, tiroidite autoimmune

• Problemi della pelle: secca, grassa, spenta, macchie, brufoli, acne…

• Problemi digestivi: bruciori, gastriti, ulcere, reflusso gastro-esofageo…

• Colite, stitichezza, diarrea

Il seminario sarà tenuto dal maestro vito ancona

Il Sentimento della Gioia

La Gioia

La Gioia di un bimbo puoi osservarla sul suo viso sorridente, il suo entusiasmo negli occhi pieni di luce. Un bimbo manifesta il sentimento della gioia attraverso il sorriso, che ne è l’emozione, quando si sente amato, quando sente pulsare il cuore della mamma nel suo cuore attraverso il calore che la stessa emana tenendolo in braccio, baciandolo, parlandogli, accompagnandolo al seno, cambiandogli il pannetto, portandolo nelle braccia del papà…

Il bimbo ha ricevuto e vissuto il sentimento della gioia durante la gravidanza, come del resto accade per tutti i sentimenti, quando ha sentito il calore della mamma che ha accolto il suo avvento con tutte le cellule del suo corpo. Ha continuato a vibrare quando la mamma ha comunicato con gioia l’evento a papà, che ha vibrato sulle stesse frequenze, e a tutte le persone care.

Ogniqualvolta la mamma si è sentita amata, ha sorriso, ha abbracciato, ha baciato, ha sentito calore umano che la attraversava, ha fatto vivere il sentimento della gioia al suo piccolo, il quale, dopo aver attraversato il canale della vita, venendo alla luce e approdando sul pianeta terra, è pronto a manifestarlo all’universo intero, nelle varie fasi della sua vita, sorridendo, baciando, saltellando , correndo, scherzando, sdrammatizzando.

Chi ha ricevuto è in grado di donare. Chi non ha ricevuto, attraverso un percorso di consapevolezza e tramite il calore di chi sta o opera intorno, può percepire il sentimento e manifestarlo attraverso l’emozione. Voglio dire che, se un soggetto ha vissuto per nove mesi nel ventre di una mamma che non ha mai assentito questo sentimento, non lo ha registrato e non è in grado di manifestarlo. Questa dinamica vale per tutti i sentimenti.

La gioia nutre il sistema energetico composto dal Cuore, dall’Intestino Tenue, dalla ghiandola della Tiroide, e sostiene l’Energia Nervosa.

La gioia che si manifesta attraverso un evento è data dalla percezione di diversi elementi. Uno di questi è il calore delle persone che partecipano e sono protagoniste. Quando, per esempio, siamo con amici con i quali si avverte una comunicazione profonda, un calore radiante, la gioia si manifesta attraverso baci, abbracci profondi, sorrisi, parole intense e vere, condivisione, chiarezza di intenti, comunicazione. Tra due persone che si amano, la gioia sprizza da tutti i pori, il calore è intenso, il bacio è diretto alla bocca, c’è contatto con la lingua, che è l’organo di senso collegato al cuore. Il sangue, che è il tessuto del sistema energetico citato, ribolle. Le pulsazioni aumentano e tutto il sistema nervoso è in iperattività.

Quando riusciamo a comunicare agli altri i nostri intenti, le nostre idee, le nostre verità, quando siamo in grado di metterci in discussione e di fare chiarezza con noi stessi e con gli altri, quando siamo coerenti, quando viviamo con passione tutto ciò che facciamo, tutto il sistema energetico viene attivato e la gioia trabocca. Di contro, vivere di bugie, di falsità, di parvenza, di falsa comunicazione, di verità celate, distrugge lentamente questo sistema fino a creare vere e proprie patologie. Quando, per esempio, non diciamo tutto quello che pensiamo e non esprimiamo ciò che sentiamo per molto tempo, la tiroide manda segni di disfunzione fino ad ammalarsi. I problemi alla tiroide stanno aumentando a dismisura soprattutto nei bambini. La tiroide è considerata la ghiandola della verità, della comunicazione. Tra l’altro, nella nostra alimentazione usiamo il sale bianco, ovvero il cloruro di sodio, e non il sale integrale, come ho spiegato nel primo numero di questa rubrica, per cui mancano gli oligolementi che alimentano la tiroide, come lo iodio, che è poco presente negli alimenti per vari motivi. Un altro sintomo molto comune nella nostra società è la cervicalgia. Se consideriamo che le cervicali sono una delle articolazioni più importanti del nostro corpo, soprattutto nell’annuire e nel negare, possiamo capire perché vengano considerate “la palestra del cuore”.

In molte culture la gioia è ritenuta un sentimento positivo per cui spesso lo si contrappone a quelli negativi, ma in realtà non esistono sentimenti positivi o negativi. Di troppa gioia si può anche morire. Un evento gioioso inaspettato può provocare un infarto. Ogni sentimento è semplicemente la manifestazione dei bisogni biologici di ogni individuo. Come la tristezza sta alla considerazione di sé come individuo sessuato, così la gioia sta all’amore, al calore umano.

Carpe diem

vito ancona

Conferenza sul tema “apiterapia” con il Prof. Umberto Nardi

clicca qui

Martedì 2 giugno ore 10

L’ ape, presente sul nostro pia­neta da oltre quattro milioni di anni, è la pro­duttrice e la dispensatrice di sostanze di pre­zioso valore alimentare. Sino a non molto tempo fa l’uomo le ha utilizzate sulla base delle esperienze contadine. Soltanto nell’ulti­mo secolo si sono effettuati studi sulla fisio­logia dell’ape, sull’organizzazione sociale e sul suo sistema produttivo.

Recentemente, anche grazie ad osservazioni empiriche tramandateci da millenni, il mondoscientifico ha iniziato a studiare e sperimen­tare, in campo dietetico e farmacologico, iprodotti dell’alveare (Miele, Polline, Pappa­Reale, Propoli, Veleno, Cera d’api). La trattazione avrà come scopo quello di far conoscere più a fondo la vita e l’organizzazione dique­sto Insetto, ma soprattutto di conoscere me­glio le caratteristiche dietetico-farmaco­logiche dei suoi prodotti. L’apiterapia rappre­senta un excursus sui prodotti dell’alveare,sulla loro composizione, sulla loro migliore utilizzazione. Rappresenta la summa ed il frutto delle più recenti ri­cerche e scoperte scientifiche.

 

 

Prof. Dott. Umberto Nardi docente di Botanica Farmaceutica e di Chimica delle Sostanze Naturali presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma Italia.

Coordinatore del Laboratorio di Ricerca sulle Biotecnologie, stessa Università.

Docente di Fitoterapie e Fitocosmesi alla Scuola Internazionale di Medicina Estetica dell’Ospedale Fatebenefratelli di Roma Italia.

Docente di Chimica dei prodotti cosmetici al Master di Dermatologia dell’Università. La Sapienza di Tor Vergata Roma Italia.

Seminario : Immersi nella natura – 24 maggio 2015

L’incontro è stato annullato per motivi meteorologici

Domenica 24 maggio 2015, dalle 9 alle 13, seminario di shiatsu e tai chi

c/o Barsento Paradise

chiesetta S.Maria di Barsento

strada vicinale Barsento sp 161 – Noci

incontro aperto

Il sentimento della Tristezza

IL SENTIMENTO DELLA TRISTEZZA

 

Prima di parlare di questo sentimento, voglio proporre un ulteriore elemento di conoscenza rispetto al percorso, in entrata e in uscita del segnale che, attraverso i cinque sensi, entra nel nostro corpo, attiva il sentimento e viene messo, poi, in uscita attraverso l’emozione.

Prendiamo in considerazione il concetto di emozionalità e cioè di ciò che vivo, al momento, nelle relazioni interpersonali, e non di emotività.

Quando, per esempio, una parola, un gesto, uno sguardo o qualunque altra forma di stimolo penetrano nel nostro corpo attraverso i cinque organi di senso, vengono assentiti a livello dell’intestino crasso (che definisco area del “1° cervello”, facente parte del sistema nervoso enterico), il quale trasferisce il segnale al cervello in sede cranica, che ha il compito, a sua volta, di metterlo in uscita attraverso l’emozione.

In tutto questo percorso, a seconda del sentimento attivato, vengono prodotti ormoni o altre sostanze che modificano l’equilibrio chimico del nostro corpo, il quale si ricompone attraverso il vivere l’emozione . Il messaggio, dapprima chimico, si trasforma in messaggio elettrico.  Quando il percorso di uscita viene bloccato dalla mente che, in seguito ad una serie di valutazioni, interviene segnalandoci, per esempio, di “non piangere”, l’energia viene bloccata all’interno determinando una serie di alterazioni e di tensioni.       Se questo meccanismo viene ripetuto molte volte, può alterare la vita biologica dell’individuo, fino a determinare vere e proprie patologie soprattutto se gli emettitori del segnale sono i genitori o coloro che hanno legami di sangue.

Se da piccoli non ci sentiamo considerati come individui sessuati (uomo – donna), per esempio quando ci vien detto “non sei come tuo fratello” o “non vali nulla come uomo – o come donna” o ancora “non sei come tuo padre” o “non sei bella come…”,  il sentimento della tristezza si erge a nostra difesa e trasforma tale stato attraverso il pianto, che ne rappresenta l’emozione, ristabilendo l’equilibrio. Il pianto a singhiozzo, che fa muovere il diaframma, è liberatorio, è catartico, soprattutto quando viene accolto e non giudicato. Ci fa sentire più leggeri, ci fa respirare meglio, a pieni polmoni, soprattutto se accompagnato dalle carezze che ci fanno sentire quanto è grande la considerazione che i nostri genitori hanno di noi come individui sessuati, rafforzando la nostra energia sessuale, cioè la nostra identità sessuata, come uomini o come donne, e poi anche come maschi o femmine. L’energia sessuale, che ci accompagna per tutta la vita, viene prodotta fondamentalmente e costantemente dalla considerazione che i genitori hanno di noi, dalle carezze, dalla libertà di piangere e di lamentarci di ciò che non va. Il lamento è un’altra emozione primaria legata a questo sistema energetico.

Ogni volta che la mente interviene e noi non piangiamo, non facciamo altro che bloccare l’attività energetica di tutto un sistema composto dal Polmone, l’Intestino crasso e le ghiandole sessuali, determinando inizialmente tensioni nella parte alta della schiena, tra le scapole, e nella zona sacrale- coccigea, e successivamente secchezza della pelle fino a problemi respiratori veri e propri, per citarne alcuni. La mente a cui mi riferisco è quel complesso di informazioni rivenienti dall’educazione, dall’ambiente sociale, dalla cultura dominante, dalla morale…, che determinano, insieme all’esperienza vissuta, la “forma mentis” di ogni individuo.

A diverse generazioni di uomini è stato insegnato a non piangere, perché il pianto è stato relegato al mondo femminile, non considerando che anche l’uomo ha una sua parte femminile, che spesso non manifesta e per vergogna e per mancanza di consapevolezza. Purtroppo, anche molte donne non piangono più o hanno difficoltà a farlo. Quando si smette di piangere per lungo tempo, può accadere di non riuscire a liberare questa emozione anche quando muore una persona cara e questo può determinare una sofferenza molto profonda che sarà difficile trasformare, se non con l’aiuto di un esperto. Se torniamo indietro di non molte generazioni, intorno agli anni ’50, ritroviamo la figura della prefica, soprattutto in alcune aree del leccese, che veniva chiamata dai familiari a piangere il proprio defunto. Il pianto, in alcuni casi straziante, ha sempre avuto un ruolo catartico, esorcizzante, liberatorio anche perché coinvolgeva i familiari. Questa figura la ritroviamo fin nell’antico Egitto e nell’antica Roma.

Potremmo chiederci perché, dunque, insegnare a controllare le proprie emozioni, se emovono dall’interno e sgorgano spontaneamente. Se ci vien da ridere, possiamo farlo, ma, se ci vien da piangere, no. Questo succede perché abbiamo diviso le emozioni in positive e negative, per cui tutto ciò che la mente giudica positivo si può fare, altrimenti no. Per fortuna, in questo ambito, negli ultimi anni, si leggono scritti di alcuni esperti, pochi, che confermano che le emozioni vanno vissute.

Il corpo non fa nulla contro se stesso, tende ad armonizzare, al contrario della mente che giudica e divide.

Carpe diem

 

Vito ancona

 

 

28/29 marzo 2015 – Seminario: Diagnosi e trattamento shiatsu su lombalgie, lombosciatalgie…

La terapia del dolore di tutte le articolazioni del basso a partire dalle lombari attraverso la diagnosi e il trattamento shiatsu, secondo lo “stile pantarei”, ideato dal maestro vito ancona. Saranno trattati, nel dettaglio, le lombalgie, le ernie del disco, le lombosciatalgie, le sacralgie, le  coxalgie, le gonalgie, i dolori alle caviglie e alle dita dei piedi, le fasciti.